04.09.22
Il tempo non è che ce l’hai o non ce l’hai, LO CREI TU
Riccardo Fabbio

Delle origini della passione di Riccardo per il mondo della ristorazione, ovvero la professione di suo Padre nel bar più storico di Venezia che lo ha esposto fin da piccolo alla professione di barman.
abbiamo parlato della psicologia di un acquirente, di come il focus sia sul valore e non sul prezzo. Ho voluto fare questa digressione per enfatizzare un concetto: se non hai niente da offrire, l’unica cosa di cui puoi parlare è il prezzo, che inevitabilmente deve essere basso. Ed è per questo che, anche quando negoziamo il nostro stipendio ad esempio, o quando decidiamo come posizionare un dato prodotto sul mercato, dobbiamo mettere enfasi sul valore che stiamo dando a chi lo compra. Se parliamo di valore, il prezzo passa in secondo piano ed è lì che riusciamo a costruire il gap tra il costo che abbiamo noi a fare una certa cosa e il prezzo che possiamo chiedere ad un dato acquirente.

Jeff Bezos ha detto “your margin is my opportunity” e aveva ragione, il margine costruito sulle spalle del cliente senza reale valore è destinato a essere preso da qualcun altro… ma io aggiungo un altro angolo “the value I provide is both my margin and my moat”, se sintonizziamo quello che siamo e che facciamo sul beneficio e il valore che diamo all’altro siamo SERENI che continueremo ad avere una relazione positiva con l’altra persona, e sarà positiva per ENTRAMBI.
Abbiamo parlato di come il primo step di Riccardo sia stata la formazione, formazione non finalizzata a nient’altro che il desiderio di capire meglio un mondo e un prodotto che lo stava appassionando. A quel punto, con una consapevolezza diversa, ha iniziato a intravedere una luce: unire la passione per il vino, a questo punto strutturata, con un’altra sua passione per l’organizzazione degli eventi. Vedete come il tutto SEMBRI casuale ma non lo è: il segreto di Riccardo è stato quello di continuare a muoversi, approfondire, esporsi a stimoli… e poi l’idea viene, la sintesi di ciò che gli piace e che sa fare: eventi e vino.

Dopo averne fatti un po’, di nuovo sottolineo che lui andava “a braccio” e provava cose ma non aveva pensato al lato business della cosa, capisce che la cosa non era sostenibile né economicamente, né come tempo… e decide di provare l’approccio del blog, della narrazione, coniugando la passione con un’attività che fosse più gestibile con la sua vita lavorativa principale. Il tutto sostenuto dal suo lavoro principale e da un’attività di export management che, nel frattempo, aveva costruito con alcune piccole realtà che non avevano le risorse per dotarsi di una figura full time che si occupasse del marketing.

Avete poi sentito, in diretta, il vantaggio di confrontarsi su qualcosa. la mia domanda sugli eventi B2B (che deriva da alcune mie esperienze pregresse) ha dato a Riccardo un’idea, uno spunto che magari potrebbe portarlo a diversificare ulteriormente il suo business creando opportunità nuove alle quali magari non aveva ancora pienamente pensato.
Riccardo ci ha anche spiegato “come fa”: sveglia presto, ferie, permessi, palestra in pausa pranzo… QUESTO è IL SACRIFICIO. QUESTO è IL SEGRETO di chi raggiunge obiettivi che da fuori sembrano incredibili. Il divano non è il segreto di nessuno, la fatica e il lavoro si come aprire una bottiglia, come guardare, odorare e degustare un vino, l’impatto della temperatura sul sapore e l’odore che il vino ha quando lo annusiamo e lo beviamo. Nelle show notes vi ho messo il link ad un termometro per letture istantanee che uso sia per verificare le temperature dei vini che servo, sia per misurare la carne ed assicurarmi che sia al punto di cottura giusto. I 20 euro meglio spesi che potete immaginare!

Abbiamo parlato di quale sia il modo migliore per scegliere il vino dalla carta di un ristorante, come evitare di strapagare qualcosa anche a sopratutto quando non sappiamo cosa stiamo scegliendo perché non conosciamo nessuno dei vini in quella carta. Abbiamo parlato di come conservare un vino, sia quando lo abbiamo appena comprato, sia quando lo abbiamo aperto e magari non l’abbiamo finito. Coravin, cappotto per il servizio, tagliagoccia, tappi sottovuoto, cavatappi lamellari, decanter, bicchieri… trovate tutto quello di cui abbiamo parlato nelle show notes con link direttamente ad amazon per comprare articoli che io uso quotidianamente e suggerisco. Tranne il coravin, sono tutte cose abbastanza economiche, non le dovete comprare tutte subito, ma iniziate un po’ alla volta a creare il vostro kit per apprezzare al meglio il prodotto che state bevendo!

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