23.01.22
Il mio piacere è la somma del piacere delle persone di cui ho responsabilità
Luca Panigada
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- siamo partiti parlando dell’importanza della cultura e di come certe scelte scolastiche possano facilitare l’esposizione a certi temi che insegnano a pensare in modo critico e a sviluppare certe capacità che sembrano essere correlate con il successo. La scuola è UN modo, ma possiamo anche fare tanto da soli, basta volerlo!
- a volte lasciare un lavoro per meno soldi e tante altre cose in meno ha senso. Basta decidere bene quali sono le nostre priorità, i punti cardine alla base della nostra felicità. Nel caso di Luca c’era il divertimento e, risolvendo secondo quella variabile, è stato facile prendere quella che per molti sarebbe stata una scelta molto controintuitiva
- l’importanza di fare, per iscritto, una riflessione sul mio sistema di valori, le mie priorità, gli obiettivi… questo approccio è quello che ci permette di trovare noi stessi e di semplificare la gran parte delle decisioni che dobbiamo prendere, rendendo la vita più serena, veloce e coerente
- è così importante che DOBBIAMO farlo, facendoci aiutare, provando e riprovando, assicurandoci che sia la lista giusta e rimettendola in discussione di tanto in tanto per essere certi che sia allineata con la vita che vogliamo vivere e la persona che vogliamo essere.
- un ottimo modo per capire se siamo contenti del nostro lavoro è andare a fare qualche colloquio. E ci sono due simpatici effetti collaterali: 1- ti tieni allenato sul come farli e così, quando ne hai bisogno, sei pronto e allenato e 2- possiamo capire se siamo fit per lavori per i quali magari noi non pensiamo di essere qualificati ma chi ci valuta potrebbe ritenerci idonei.
- l’importanza di capire quali sono le battaglie da combattere e da vincere, e sopratutto quando è ora di lasciare perdere e dedicarsi ad altro. Luca ci racconta di come abbia avuto modo di provare a cambiare la cultura di un’azienda e, dopo alcuni tentativi, abbia capito che era una battaglia che sarebbe costato troppo e avrebbe rischiato di metterci troppo a vincere. Questa è una cosa fondamentale da capire perché è giusto insistere, ma è anche giusto a volte riflettere su costi e conseguenze di quello che stiamo facendo.
- abbiamo parlato dei sottufficiali e del loro ruolo nel cambiamento della cultura, nella diffusione dei messaggi. È fondamentale portarseli a bordo perché sono loro la cassa di risonanza e sono loro che potrebbero percepire di avere qualcosa da perdere per effetto del cambiamento
- siamo poi arrivati a parlare di Sensei e dei pilastri su cui è stata costruita: correttezza, sia nei confronti dei dipendenti che dei clienti; e l’eccellenza nella delivery. vedete che torna il tema del playbook, della lista di valori fondanti che aiutano a definire l’identità, qui non solo del singolo, ma del gruppo. Quando sentite le grandi aziende che definiscono valori, mission e altre cose che sembrano “fuffa HR”, in realtà sono strumenti potentissimi se tutte le persone sentono propri questi modi di comportarsi e, in ultima istanza, modi di essere. È un grande SE, ma quando c’è trovate gruppi uniti, forti, solidi, motivati, determinati, contenti… inarrestabili!
- il valore della qualità viene riconosciuto, nel lungo periodo. In OOC parliamo di play the long game e Luca, quando ci parla del fatto che diversi clienti coi quali ha lavorato, lo raccomandano, parlano di lui, cercano di dargli lavoro quando possono, è una cosa che puoi raggiungere molto facilmente quando la relazione è basata sul lavorare BENE e sull’ascolto degli altri e l’empatia verso i loro bisogni
- abbiamo parlato dell’importanza di costruire la squadra giusta e di gestirla, a volte facendo anche scelte difficili per risolvere situazioni tossiche, situazioni che potrebbero portare i problemi a radicarsi e a crescere (Luca parla di lievitazione, come il pane). Un problema non gestito, cresce. Quindi, mi raccomando, gestiamolo.
- e finiamo parlando di felicità e successo, analizzando i casi in cui queste 2 cose sono correlate e i casi in cui, invece, non lo sono. Analizziamo il successo interiore, quello derivante dall’aderenza ai nostri obiettivi e a ciò che vogliamo essere e diventare, e quello sociale, invece ottenuto per aderenza a convezioni e opinioni altrui, spesso materiali come reddito e posizione (Luca parla ad esempio di Job title).
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