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• Apparenze e Stereotipi: quando giudichiamo un libro dalla copertina, rischiamo di perderci cose pazzesche, limitare le nostre esperienze, precluderci opportunità.
• Economia circolare. La grappa è una grande esempio di “recupero” di materia che molti pensano sia da scartare. Credo sia dovere di tutti noi pensare se qualsiasi delle cose che stiamo buttando via sia veramente da buttare via e non possa vivere invece una seconda vita, o una terza.
  Passioni. Quanta energia ci danno e come sono benzina nel motore che ci fa lavorare. è una sorta di dovere morale che credo abbiamo tutti: cercare cose che ci appassionino, cose che quando le facciamo il tempo vola, cose che più ne faccio e più ne vorrei fare. Io fortunatamente ne ho diverse, Francesca sicuramente ha la grappa, e voi, ce l’avete una passione? E non venite a dirmi “io non so qual è la mia passione”… perché vi rispondo in 2 modi: 1- chiedete a chi vi conosce e vi vuole bene, scoprirete angoli di voi che non pensavate di avere e 2- PROVATE A FARE COSE. chi mi dice che “non sa qual è la sua passione” tipicamente me lo dice dal divano e passa almeno 2ore al giorno sui social… ecco, lì è dura che la trovate la passione. Dovete PROVARE, FARE e vedere se una data cosa vi piace o no.
• Lavoro e gavetta. Francesca probabilmente poteva “accontentarsi” del cognome e di fare il compitino, e invece no. Si è messa a studiare, provare cose, cercare di capire quale fosse il contributo maggiore che LEI poteva dare all’azienda col suo lavoro. Questo è tutt’altro che scontato e fa riflettere perché se guardate l’impatto e i riconoscimenti che ha avuto per quanto ha fatto negli ultimi anni capite davvero cosa voglia dire mettersi in gioco al 100% e lavorare per ciò in cui si crede.
• Interessante anche la storia che Francesca ci racconta di come ha trovato la sua voce, il suo ruolo, in una parola, sé stessa. Quanti di noi vivono “sulla superficie” di quello che sono perché non si prendono il tempo per pensare, per riflettere davvero su CHI SIAMO e COSA SAPPIAMO E VOGLIAMO FARE per chi ci sta intorno… e aggiungo: COSA VOGLIAMO LASCIARE nel mondo quando non ci saremo più. Non è fatalismo, ma pensateci: quale sarà l’eredità che lascerete alle persone che incontrerete e con le quali avrete a che fare.
• Più fai e più ti vengono idee. Ovvero, se non sai cosa fare, FAI QUALCOSA. Qualsiasi cosa. Questo ti cambia la prospettiva e ti sblocca, anche se ti metti a fare cose che non hanno nulla a che vedere col problema che stai gestendo
• Oltre lo stereotipo: inclusione e diversità. Temi profondi, spesso tabù, spesso non chiari, non affrontati in modo esplicito. Spero che questa discussione possa far quanto riflettere e far capire quanto certi atteggiamenti, a volte passivi e inconsapevoli, possano impattare chi ci sta intorno. Francesca ci racconta di come ha affrontato lei la situazione, di come certi atteggiamenti nei suoi confronti l’abbiano addirittura resa più forte e più consapevole delle sue radici e di chi lei voleva essere.