Lavoro e studio. Fabio ci dà un esempio bellissimo di studente lavoratore che macinava 40 ore a settimana MENTRE studiava. E poi sento persone che dicono “non ho tempo”… ragazzi, il tempo SI TROVA, basta volere e avere disciplina.
Lavoro e… lavoro! pur di lavorare nell’azienda nella quale voleva lavorare ha accettato un passaggio indietro di stipendio e, per ben 2 anni, ha fatto un ALTRO LAVORO per 4 sere a settimane per non chiedere nulla ai suoi genitori.

Abbiamo anche nerdato un po’ sulla creatività e la comunicazione perché volevo farvi entrare nel mondo di quelli che di lavoro pensano a come catturare la nostra attenzione, a come usare pochi secondi per convincerci ad approfondire un contenuto, un tema, un prodotto, o magari addirittura a farcelo acquistare. Sono certo che dopo aver sentito la descrizione del processo guarderete la pubblicità in TV e sui giornali con occhi diversi, più consapevoli.

Per crescere serve togliere struttura. Fabio ha condiviso questo approccio profondo che lo ha portato a scegliere di lasciare un’agenzia creativa nella quale aveva un lavoro definito per passare in una in cui avrebbe avuto più raggio di azione e più libertà di manovra. se ci pensate è come quando impariamo ad andare in bici con le rotelline… per imparare davvero dobbiamo togliere, e magare cadere qualche volta e farci male, ma la ricompensa per la “sofferenza” è l’aver appreso nuove competenze che ci aprono nuovi orizzonti e ci spingono sempre più in alto.
Fabio ci ha poi descritto il processo di analisi interiore che lo ha portato a individuare gli elementi del suo lavoro che gli stavano stretti e quelli di cui invece aveva bisogno per crescere. un approccio sistematico, causale, di profonda autoanalisi che impatta in maniera subconscia il nostro modo di percepire il mondo che ci circonda e le situazioni che viviamo.

E abbiamo chiuso parlando del superpotere che deriva dall’autoconsapevolezza e dall’essere in grado di capire qual è il nostro manuale di istruzioni, cosa ci piace, cosa ci fa scattare il fusibile… e sopratutto perché siamo fatti così. Fabio ci ha dato consigli e approcci PRATICI che potete provare da domani mattina per sviluppare questo superpotere e migliorare fin da subito le vostre vite!
la necessità di modificare il nostro stile narrativo e retorico, il nostro modo di presentare, in funzione della persona che c’è dall’altra parte, mettendo da parte tutti i pregiudizi che potremmo avere nei confronti di quel “tipo” di persona. Fabio ci ha illustrato esempi lampanti dalla sua esperienza di Creativo che parla con gli Ingegneri.

Abbiamo parlato di creator economy e, sopratutto, di quanto sia pericoloso, e controproducente ai fini della nostra ricerca della felicità, metterci in un cluster e uniformarci alle masse. Nello scorso episodio Fabio ci ha spiegato come fare a “distaccarci” da noi stessi per capirci davvero a fondo, ora ci ha spiegato quali siano i pericoli del conformismo e di quanto sia, purtroppo, facile cadere nella tentazione di fare quello che fanno gli altri.

Abbiamo parlato di labeling, ovvero dare l’etichetta alle nostre emozioni come metodo per distaccarci da esse e avere quindi maggior controllo su noi stessi. questa è un’arma potentissima.
Fabio ha poi condiviso una riflessione profonda su come cercare un lavoro “senza niente da perdere” gli abbia permesso di raggiungere una lucidità assoluta su cosa davvero lo motivasse e quindi che cosa avrebbe dovuto cercare nel suo prossimo lavoro. La “libertà” derivata dal non avere più il “peso” del lavoro quotidiano gli ha permesso di raggiungere una consapevolezza superiore, distaccandosi da sè stesso e guardandosi quasi da fuori per potersi capire a fondo. E poi, invece che buttarsi a capo fitto sulla ricerca del lavoro, ha seguito un approccio di studio, regalandosi una seduta di psicoterapia per poter davvero capire cosa lo muoveva e quindi poter prendere una decisione informata come mai prima.

Abbiamo poi parlato di cosa posa implicare fare un percorso di quel tipo, un percorso di crescita personale, di ricerca di sé stessi, di definizione della nostra personalità e di quale sia il significato della parola “felicità” per noi.