03.09.22
La creatività è la chiave per parlare al cuore delle persone.
Nicola Triglione

Giovenale: “mens sana in corpore sano”.
Se non sei a posto col corpo, la testa non funziona e non puoi performare al massimo, sia nei lavori fisici, che in quelli mentali (cosa che molti non apprezzano).

Ci ha parlato dell’origine della sua passione, suo padre. Molto bello come ci sia stato un mix di “forzatura” e “leading by example” da cui trarre ispirazione per chi di noi è genitore, o manager, dato che i principi sono gli stessi. I 4 Pilastri della salute: alimentazione, gestione dello stress, sonno, esercizio fisico. Nicola sottolinea come sia vitale curarli TUTTI un po’ e non invece strafare su uno o 2 e trascurare del tutto gli altri.

Abbiamo fatto anche una riflessione di business su quanto adatta sia stata la scelta della specializzazione di Nicola rispetto al tipo di persone che quel titolo avrebbe attirato. Pensate a quanto vero è questo nel marketing, nel posizionamento di prodotto, nel capire quello che le aziende della silicon valley chiamano product-market fit, ovvero la coincidenza tra il prodotto che abbiamo da offrire e il mercato a cui lo offriamo. Abbiamo capito che l’approccio per gestire i problemi, una volta per tutte, è cambiare l’approccio al nostro lifestyle con una serie di azioni personalizzate sul nostro caso specifico e non prendere una pastiglia per “coprire” il problema e dover poi gestire assuefazione, dipendenza ed effetti collaterali.

L’importanza del feedback per capire come le modifiche che facciamo al nostro stile di vita (alimentazione, esercizio…) impattano il nostro organismo. Nicola ci ha parlato dell’importanza dei wearables e sapete quanto io ne sia fan, sia per l’effetto che hanno su di noi e i nostri comportamenti, sia per oggettivizzare i nostri scambi con i medici che ci supportano. Come sempre trovate i link con tutto nelle show notes. Quest’anno non prendete l’ultimo modello di iphone o altre cose che non vi servono, fate un investimento su voi stessi e prendete un bell’oura ring o un integratore fatto bene. Avete sentito come sia bastato uno screenshot a Nicola per capire che avevo un problema in corso.

Abbiamo poi parlato dell’aspetto “business” e di come Nicola ha mosso i primi passi come indipendente. Ci ha parlato di diversificazione del rischio, di parallelizzare alcune attività come BOLD, Ferrari, Generali e molte altre realtà. Così si è fatto esperienza, si è fatto conoscere e… si è fatto pagare! capite che approccio: mi faccio pagare per fare esperienza e per poter poi avere il pool di persone dalle quali partire per mettersi al 100% in proprio. E non poteva mancare l’aspetto “digitale” di Nicola, pagina facebook, youtube, sito, blog, profilo instagram… il tutto per facilitare il passaparola digitale ovvero permettere e chi lo scopre e lo apprezza di condividere i suoi contenuti con i propri amici. E abbiamo chiuso togliendo l’alibi: Nicola si è fatto tutto da solo, almeno all’inizio. E quando ha visto che la cosa aveva senso per lui… ci ha investito. Un approccio che significa che TUTTI possono prendere un QUALSIASI ARGOMENTO di cui sono appassionati e sul quale sono autorevoli e condividerlo con il mondo.

MED: minima dose efficace. Non dobbiamo diventare estremisti ma usare un approccio che, più che ogni altra cosa, sia SOSTENIBILE. La costanza, ci ricorda Nicola, è più importante del picco.
Abbiamo discusso brevemente alcuni “miti” dell’alimentazione come le calorie – che non sono tutte uguali, i grassi – che non fanno ingrassare, l’assorbimento di nutrienti – che a parità di ingredienti cambia in modo radicale da persona a persona, da mattina a sera…

Attività fisica. Dobbiamo farne di 4 tipi: mobilità articolare, forza, alta intensità (allenamento dei mitocondri) e bassa intensità (allenamento del cuore). La bassa intensità e la forza sono i due che assolutamente non dobbiamo tralasciare. Addirittura Nicola ci dice che la zona 3 e 4 servono a pochissimo! E pensare che io ero fisso in zona 4 quando andavo a correre. Nicola ci ha detto che la cyclette è il modo migliore per fare zona 2 e tenerla per almeno 45/60 minuti per 3/4 volte a settimana. E infine ci ha detto che per ogni ora di alta intensità dobbiamo farne almeno 4 di zona 2.
Sul sonno abbiamo parlato dell’evergreen: andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora… eh si cari amici: ANCHE NEL WEEKEND. non è che facciamo i guerrieri da lunedi al venerdi e nel weekend spiaggisti… il corpo non distingue feriale da festivo, quindi se fate 6am come me, includete il weekend (magari potete fare 6.30 ma non oltre!). E poi abbiamo parlato di Oura per monitorare la qualità del sonno (profondo, REM, leggero…), non solo la quantità. E infine Nicola ci ricorda che è buona pratica esporci alla luce naturale per circa 5 minuti entro 30 minuti dal nostro risveglio.

E abbiamo chiuso parlando di stress. Abbiamo visto come lo stress non sia un male in sè, quanto piuttosto il problema sia come lo gestiamo. Nicola ci ha spiegato di come sia importante distinguere stress (stimolo) e distress (il nostro modo di interpretare, e quindi reagire) allo stimolo. Nicola ci ha dato 2 tricks per gestire lo stress: attività fisica (e siete sorpresi?!?!) e respirazione. Trovate i link all’esercizio di coerenza cardiaca (respirazione diaframmatica a step di 5/5.5 secondi, per 5 minuti, 2/3 volte al giorno) e allo strumento per il monitoraggio della glicemia nei link delle shownotes. Io ho provato questo esercizio di coerenza cardiaca tra la registrazione dell’episodio e il momento in cui sto registrando questo outro… TANTA ROBA RAGAZZI, provatelo e magari commentate come vi sembra sui social linkando l’episodio così che più persone possano scoprire queste tecniche!

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