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• Siamo partiti parlando dell’importanza di cercare connessione con persone, anche fuori dal nostro network, che possono avere risposte alle nostre domande, che possono aggiungere valore alle cose che facciamo o che, semplicemente, possono aiutarvi ad affinare il vostro pensiero su un tema particolare.
• abbiamo anche parlato di come fare outreach a persone che non conosciamo e, sopratutto, di come fare follow up quando affrontiamo una situazione non-risposta. questo punto, più il precedente, sono superpoteri che possono accelerare la vostra crescita e carriera in modo esponenziale.
• avete sentito l’importanza che Stefano attribuisce al fatto di aver viaggiato, visto posti e culture nuove, aprire la mente alla diversità, fin da adolescente e di essersi quindi creato un ambiente in cui aveva un inbound di stimoli che lo hanno segnato in modo profondo e hanno poi creato il contesto su cui lui ha costruito molte delle sue esperienze professionali
• a partire proprio dalla spontaneità e risolutezza con cui ha accettato l’idea di andare in Colombia per la sua prima avventura professionale e di come questa opportunità gli sia arrivata tramite network, altrimenti si beccava i 300 euro al mese che gli avevano offerto in Italia
• avete poi sentito il criterio che ha portato Stefano a scegliere la consulenza: la ricerca della meritocrazia. Non sapeva nemmeno cosa fosse ma sapeva che in quell’ambiente avrebbe trovate persone stimolanti, motivate, che spingono e che vengono ricompensate per il loro lavoro. E avete sentito come questa attrazione fosse più motivata dal tentativo di trovare una cosa agli antipodi della sua esperienza non positiva col manager in Colombia… attenzione quando scegliete sulla base della cosa da cui fuggite: o la motivazione è fortissima o rischiate di sbagliare perché finite col sottovalutare molti aspetti della scelta che state facendo
• avete sentito anche i consigli di Stefano per il recruiting, le cose da curare sia come intervistato che come intervistatore.
  • l’importanza di avere un cv che spicca, con elementi non standard su cui possiamo puntare per lasciare un segno in chi ci fa il colloquio
  • il valore della preparazione, di non andare allo sbaraglio
  • essere sempre e comunque onesti e non dire “quello che gli altri vogliono sentirsi dire” perché rischiamo poi di non trovarci bene quando lavoreremo con questa persona
• abbiamo poi citato la legislazione per il congedo parentale… tutte le info che volete le trovate nell’episodio 83 con Marco Ottonello. La riflessione che voglio fare qui è legata al fatto che il conformismo avrebbe portato (e tutt’ora porta) i padri a vedere il congedo come una cosa di pochi giorni… ma può non essere così! l’importante è capire quali sono le nostre priorità e capire che peso vogliamo dare al nostro ruolo di lavoratore e a quello di padre.
• e abbiamo chiuso parlando di una cosa importantissima: come fare a comunicare nel modo corretto alla nostra azienda e ai nostri manager quando non siamo contenti. Il che ci impone di avere chiaro il perché non lo siamo e poi, ovviamente dobbiamo comunicare il nostro malessere in modo rispettoso e costruttivo, in ottica WIN WIN WIN come ci ha raccontato Stefano.
• avete sentito di quanto complessa sia stata la decisione di Lasciare l’MGI e Shanghai per andare a coltivare un sogno: quello di salvare il mondo. Stefano ci ha detto che è stato un processo di mesi e questo ci fa capire che le decisioni importanti vanno pesate, vanno valutate bene, bisogna dare priorità e pesi ai vari aspetti, un po’ come racconto nella Job Compass in Office of Cards. Quando la posta in gioco è alta dobbiamo assolutamente trovare criteri e approcci per valutare le varie cose in modo oggettivo
• avete sentito quanto sia difficile creare un sistema complesso come una città. è una cosa che diamo per scontata, sopratutto noi italiani che viviamo in città che esistono da millenni… ma ci sono posti nel mondo in cui le città sono molto più recenti e in cui bisogna tenere conto di una serie di aspetti per garantire il benessere per chi ci vive e la sostenibilità ambientale ed economica.
• abbiamo poi parlato di un sacco di temi macroeconomici e del ruolo che noi possiamo avere come individui nel plasmare l’ambiente che ci circonda: abbiamo controllo totale su noi stessi, controllo parziale sul nostro piccolo microcosmo di persone che conosciamo, e praticamente 0 a livello di popolazione. Ma questo non deve scoraggiarci, perché se è vero che da soli non cambiamo l’italia, è però vero che se influenziamo un po’ di persone attorno a noi, e loro a loro volta persona attorno a loro… e così via, il cambiamento diventa inevitabile!
• parlando di Moneyball, abbiamo parlato dell’importanza di vedere le interdipendenze tra quello che facciamo e le conseguenze di secondo e terzo ordine che non sono evidenti quando prendiamo le nostre decisioni ma che ci troveremo sicuramente a gestire e quindi… meglio pensarci!!
• ho trovato davvero ispirazionale il modo in cui Stefano vive la famiglia, la sua decisione di stare a casa per permettere a sua moglie di riprendere a lavorare è davvero anomala per molti, ma spero che dalle sue parole vi sia arrivato quanto bene possa fare. Questo è vero in generale: spesso e volentieri facciamo quello che facciamo per conformismo e convenzione… e se invece guardassimo il problema da un altro punto di vista? ci avete mai pensato?
• Abbiamo poi viaggiato nel futuro parlando di NEOM. Prima di conoscere Stefano la conoscevo solo di nome, ma dopo questa chiacchierata sono andato a vedere dei video su youtube e… ragazzi, WOW. Sicuramente ad alcuni non piacerà, ma pensare che esistano cose del genere che noi umani stiamo realizzando oggi è davvero affascinante.
• E abbiamo chiuso con la riflessione di Stefano che chiude il cerchio: anche se non ti piace, anche se non ti viene… apri la tua mente alla diversità e permettile di diventare parte di te… è il modo migliore per sopravvivere e avere successo nel mondo di oggi e, sopratutto, in quello di domani.