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• l’importanza del giving back, di prendere quello che siamo, che sappiamo e che sappiamo fare e metterlo a disposizione degli altri. E queste cose non sono innate, o meglio, lo sono in alcuni casi ma anche chi non è nato con questa attitudine può imparare a coltivarla e avere un ruolo attivo nel dare forma e corpo al mondo di cui fa parte
• abbiamo parlato della resistenza alla fatica, dell’importanza di saper tenere duro… la capacità di vedere i nostri problemi in prospettiva, sopratutto quando li confrontiamo con realtà in cui ci sono cose che noi diamo per scontate non lo sono affatto.
• abbiamo avuto modo di parlare della sordità, cosa che sono stracontento di aver fatto perché mi ha reso consapevole di un problema di cui avevo sentito parlare, ma non avevo mai avuto modo di approfondire e di comprendere così a fondo. E questo ci deve insegnare una cosa: ci sono un sacco di situazioni che spesso giudichiamo da fuori ma occhio a farlo quando le abbiamo davvero capite a fondo, non prima!
• grazie all’esperienza di Laura abbiamo anche avuto modo di parlare dell’importanza della comunicazione non verbale, dell’attenzione, dei diversi modi in cui comunichiamo, consciamente e inconsciamente
• abbiamo anche parlato di come fare a togliere lo zucchero dal caffè. l’esempio chiaramente è generico e l’approccio applicabile a una miriade di situazioni diverse: se volete cambiare le vostre abitudini dovete risalire alle cause prime della vostra abitudine e cambiare la premessa, non la conseguenza.
• avete sentito anche la scelta non convenzionale di Laura di fare l’istituto tecnico e di come questa scelta sia stata fatta inizialmente per avere una professionalità rivendibile e richiesta dal mercato… e poi invece ha deciso di fare l’università
• sul finire dell’episodio abbiamo ripreso il tema della resilienza e di come sia facile trovarla quando abbiamo un perché molto chiaro dietro le scelte che facciamo e il modo in cui spendiamo il nostro tempo. se il perché è chiaro, e se è un perché in cui crediamo, la quantità di lavoro non è mai un problema.
• e abbiamo chiuso con un cliffhanger sul successo e il significato che il successo può avere per noi, non solo relativamente a chi siamo, ma anche relativamente alla fase
• abbiamo parlato ancora di successo, di cosa vuol dire, del maggior senso che hanno le nostre vite se ne dedichiamo una parte ad aiutare gli altri. E tu, che ascolti questo podcast, cosa fai per migliorare la vita di chi ti sta intorno?
• molto interessante il processo decisionale che ha portato Laura a scegliere di lasciare un’azienda che comunque amava per andare in un’altra che ha finito con l’amare ancora di più. e, inutile dirlo, ci è arrivata per network… non mi stancherò mai di dirlo: investite tempo (e soldi, se necessario, pagando pranzi e caffè) per coltivare il vostro network!
• Avete poi sentito, di nuovo, come grazie al network sia approdata all’Inter, sempre con un ruolo in cui doveva creare qualcosa di nuovo, in cui sarebbe stata al centro di un cambiamento epocale nel modo di fare business per una squadra di calcio che, per la prima volta, metteva al centro la relazione tra i tifosi e la società
• Avete sentito come Laura si sia presentata al colloquio presentando il piano che aveva in mente per l’Inter, senza che nessuno glielo avesse chiesto, facendo quindi capire sia la sua competenza che la sua motivazione al ruolo. è però stata molto brava e onesta e ha vissuto il momento del colloquio come un confronto alla pari in cui ha fatto capire che dovevano “convincerla” e non, come spesso invece accade, presentandosi con sudditanza quasi come se il datore di lavoro fosse un monarca benevolo che si degna di darci un’opportunità. vi svelo un segreto, si fa per dire: se vi presentate sicuri di voi, non arroganti ma facendo capire che non è scontato che andrete lì, riuscirete a gestire meglio anche la fase della negoziazione dello stipendio e di eventuali benefits
• Avete poi sentito di come Laura abbia, alla fine, deciso di seguire il suo sogno di aprire una sua propria attività, assieme a colleghi e amici che aveva incontrato nel suo percorso. ne abbiamo parlato anche con Luca Naj Oleari: aver modo di creare qualcosa con persone che conosciamo e con le quali abbiamo già lavorato è un modo molto efficace per ridurre il rischio di “sbagliare” e finire a lavorare con persone con le quali magari non andiamo d’accordo
• abbiamo anche parlato dell’importanza, per un manager, di assicurarci che le persone con cui lavoriamo non solo abbiano capito quello che abbiamo chiesto loro, ma anche che lo condividano e che, se hanno dubbi, sappiano che possono, anzi devono, sollevarli
• inevitabile parlare di leadership al femminile e del ruolo delle donne e degli uomini nel rimuovere tutti i bias e i pregiudizi che spesso portano le donne a ricevere meno di quanto meritano rispetto agli uomini.