18.06.23
Il lavoro deve essere un modo per esprimere il nostro potenziale
Virginia Stagni
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- l’importanza di essere presenti e non subire le pressioni che la società di oggi ci impone, gestendo l’integrazione tra lavoro e vita privata nel modo più sereno, organico e sostenibile possibile
- abbiamo parlato di voglia di lavorare, del ruolo che la passione e il drive hanno in percorsi di carriere di successo e in grande ascesa. Ne abbiamo parlato anche con Emanuele Sacchi e Alberto Bezzi negli ultimi episodi: se non hai la passione, se non ci metti l’anima in quello che fai, è difficile avere risultati fuori dal normale.
- abbiamo parlato dell’importanza di trattare i bambini da adulti e del valore formativo che questo ha avuto su virginia. e io mi sento qui di espandere il punto: da manager dobbiamo trattare i nostri collaboratori da adulti, da persone responsabili, non dirgli come devono tenere la penna o dubitare di loro. Chiaro, dall’altro lato ci devono essere collaboratori che meritano questa libertà e questa responsabilità e non se ne approfittano. Come dico sempre, le relazioni più belle sono quelle in cui entrambe le parti DANNO e nessuno si preoccupa di prendere… perché quando DAI, alla fine le cose belle arrivano.
- Virginia ha fatto anche una bella riflessione sulla differenza tra educare e istruire. Nel primo caso parliamo di cercare di insegnare un metodo e una chiave di lettura che poi porterà all’azione consapevole; nel secondo invece è spesso un mero “fate come vi dico”, privando le persone della possibilità di sviluppare spirito critico e quindi di poter dare un contributo di pensiero, oltre che di azione, in quello che fanno e nel come lo fanno
- il vantaggio della diversificazione del sapere per renderci versatili e in grado di adattarci a tutte le situazioni che la vita ci porrà davanti.
- l’importanza di avere delle side gigs quando studiamo… e non solo! la side gig è sempre utile, ci stimola, ci insegna cose diverse, ci apre la mente, ci crea network, diversifica il rischio… non ci sono motivi per NON AVERE una side gig. oltretutto, come ci ricorda Virginia, avere queste gigs quando siamo giovani, ci permette anche di testare e capire cosa ci piace veramente e cosa, invece, non ci piace.
- abbiamo anche sentito di come Virginia veda il lavoro come un modo per esprimere il nostro potenziale e quindi debba essere una cosa che fitta perfettamente con chi siamo e quello che vogliamo essere.
- abbiamo sentito poi di come Virginia abbia trovato il Financial Times e, sopratutto, della sua voglia e disponibilità a fare gavetta, mettere i post it nelle sale riunioni, pur di poter osservare l’azienda da dentro. E avete sentito come questa esperienza sia stata da lei vissuta come una grande opportunità di apprendimento e crescita, non come “non è giusto”, “non mi valorizzano”…
- abbiamo chiuso parlando di un tema annoso: l’incapacità delle aziende di vedere in persone junior con grande voglia di fare un valore e non un problema di gestione
- e per i manager che devono assumere un consiglio: assumi pesando in modo sproporzionato l’attitudine al lavoro, non le hard skills che posso imparare in 2/3 mesi in affiancamento o con qualche corso online
- tutto quello che è nuovo è, per definizione, complicato. Abbiamo sentito questa grande verità tratta dal profilo linkedin di Virginia che ci ricorda non solo che sono le cose nuove che ci fanno crescere, ma che, in quanto nuove, all’inizio saranno difficili. Quella difficoltà però non ci deve demotivare e non dobbiamo usarla come scusa per non fare cose nuove, ma ci deve motivare perché, una volta superata, la cosa nuova diventerà sempre più facile!
- abbiamo poi sentito dell’importanza che ha, per Virginia, l’avere un team che rappresenti un mix di professionalità diverse che le permettono di avere stimoli e competenze complementari. e questo è vero anche nella nostra vita: dobbiamo circondarci di persone e stimoli diversi per poter arricchire il nostro network e, conseguentemente, il pool da cui possiamo attingere per crescere e a cui chiedere supporto in caso di bisogno!
- interessantissima la riflessione sul ruolo del giornale non solo come mezzo di informazione, ma anche come piattaforma con valenza sociale orientata alla sostenibilità, sia del mezzo stesso, che dei suoi utenti e clienti
- abbiamo poi approfondito il tema del tempo con e per noi stessi, l’importanza di essere pazienti, di creare tempo e spazio nelle nostre giornate per prenderci cura di noi stessi.
- abbiamo discusso di come Virginia abbia dato valore al tempo per pensare, tempo per scrivere un suo diario, tempo per riflettere su quello che impara, tempo per alzare la testa ed essere strategica, analizzare il mercato, coltivare network dentro e fuori dall’azienda.
- le due chiavi per poter creare questi spazi sono stati la delega (a persone di fiducia) e la capacità di prioritizzare l’allocazione del suo tempo
- Il profilo LinkedIn di Virginia
- L’articolo di Forbes
- Il ristorante in cui io e Virginia siamo andati a pranzo
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