05.03.23
Il lavoro è un'avventura di conoscenza
Mario Alvisi
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- siamo partiti con un’introduzione sulla diversità e sul valore che possiamo trarre quando ci esponiamo a stimoli radicalmente diversi da quelli che ci hanno accompagnato durante la nostra crescita. stimoli che non solo ci aprono la mente a cose nuove ma ci rendono anche più consapevoli delle cose che abbiamo e delle persone che siamo
- abbiamo parlato della caratteristica, tipica degli italiani, di sapersi arrangiare, di trovare soluzioni all’ultimo minuto, di improvvisare. è una caratteristica che diamo per scontata quando cresciamo e viviamo in italia ma credetemi, all’estero è un vantaggio competitivo incredibile!
- avete poi sentito come Mario abbia preso iniziativa all’università e di come si sia ingegnato per rendere più pragmatico il suo corso di studi
- abbiamo parlato del modo più sicuro per trovare la nostra strada e capire cosa ci piacerebbe fare nella vita: esporci a situazioni e persone diverse e cercare la scintilla che ci fa dire “io vorrei essere lui”.
- e poi il primo momento di svolta, quello in cui Mario ha detto “la mia vita non deve essere una cosa di cui sono spettatore, ma uno spettacolo di cui devo essere interprete” e ha preso il coraggio a 4 mani ed è andato a presentarsi a Minoli.
- e poi avete sentito la persistenza che ha avuto nell’insistere finché non ha ottenuto quello che voleva e che poi, lo avete sentito e lo sentirete nel prossimo episodio, gli ha cambiato la vita.
- interessante come Mario abbia cercato, prima con Minoli e poi con altri, un mentor che gli desse suggerimenti di carriera e dritte su quali scelte gli avrebbero permesso di crearsi un profilo rotondo e completo
- e questi mentor non sono stati utili solo con consigli e dritte, ma gli hanno dato anche un network solido che gli ha permesso di fare moltissime esperienze nelle varie aziende nelle quali ha lavorato.
- abbiamo discusso di come fare a trovare un mentor, cosa dire, come approcciarli. consigli pratici che spero possiate mettere in pratica già da domani mattina
- abbiamo chiuso discutendo un grandissimo esempio di leadership. Mario si è trovato a dover ripristinare il morale delle persone e lui è stato capace di costruire la motivazione delle persone usando un simbolo, l’ufficio, per far vedere loro che tutto era possibile. Sembra semplice e sembra quasi non c’entrare nulla, ma in realtà il potere che quest’azione ha avuto è stato basato sul valore simbolico: se questo è possibile allora tutto è possibile!
- abbiamo sentito la “chiamata” che Mario ha ricevuto e lo spirito di curiosità e di ricerca di conoscenza e di crescita che lo ha portato ad esplorare il percorso in Fiat Chrysler
- Mario ha condiviso anche un gran consiglio per chi fa colloqui: guardati intorno e cerca di leggere le emozioni delle persone che incontri per capire che tipo di clima e di cultura aziendale si respira e chiediti se ti vedresti in quel tipo di ambiente
- abbiamo anche parlato di colloqui e di come capire quali sono quelli migliori, quelli che simulano il rapporto di lavoro con un confronto paritetico, non quelli in cui ci sono giudice e giudicato.
- avete anche sentito quale fosse la caratteristica di Sergio Marchionne che più ha impressionato Mario: la curiosità, la voglia di fare domande, di mettere in discussione lo status quo, di fare pensieri laterali per capire se ci sono cose che FCA non stava facendo che invece avrebbe dovuto fare
- abbiamo anche sentito di come Mario sia cresciuto, nel passaggio a FCA, da “fai a fai fare”, da agente come era in Ducati ad abilitatore del successo delle sue persone
- interessantissimo il passaggio di Mario da Alfa Romeo ad Abarth, reso possibile dalla relazione che aveva saputo costruire con una persona di cui Marchionne aveva grande fiducia
- avete poi sentito il clash culturale che Mario ha dovuto affrontare in FCA. La cosa che mi ha colpito della sua storia è che è palese che lui fosse un pesce fuor d’acqua, ma sia stato capace di dare evidenza alle cose che aveva imparato e a quanto, quelle esperienze, gli abbiano lasciato.
- avete poi sentito di come il network gli abbia permesso di fare un triplo carpiato e andare a finire a Los Angeles. Qui la lezione è duplice: da un lato Mario si era chiarito le idee su quali fossero le sue priorità, cosa che gli ha permesso di cogliere l’opportunità che gli si era presentata; dall’altro lato c’è l’importanza di aver costruito il network, essersi costruito una reputazione di professionista con competenze ed esperienze pazzesche che gli ha permesso di essere posizionato perfettamente per ricevere l’opportunità
- avete poi sentito di come Mario abbia deciso di fare un crash test forte per capire se aveva fit culturale con lift foils.. andandoli a trovare per una festa di compleanno in famiglia. Chiaro, una cosa così forse non possono farla tutti, ma capite l’importanza di essere allineati col pensiero, la cultura, il modo di vedere le cose… anche per scegliere un lavoro, specie in aziende piccole in cui il clima è una componente fondamentale.
- e alla fine abbiamo ricordato a tutti che il dolore passato va ricordato per aiutarci a mettere in prospettiva il dolore e le difficoltà che viviamo oggi. una grande lezione di vita… se c’è una cosa che vi portate a casa da questo episodio fate che sia questa, mi raccomando!
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