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• Siamo partiti parlando di work-life integration, ovvero un nuovo approccio al lavoro in cui non ci sono le 8-9 ore di lavoro IN UFFICIO e poi lo stacco totale fuori, ma una vita in cui momenti di lavoro e momenti di vita personale si intrecciano generando persone sia più produttive che persone più presenti in famiglia e, in ultima istanza, felici
• Avete sentito come Tommaso anticipi molti dei passaggi della sua carriera delineando quella che è stata una sua grande caratteristica: la capacità di osservare quello che gli accade intorno e reagire in tempi brevi, prendendo decisioni e virando dove necessario.
• Avete sentito l’inizio di Tommaso, decisamente atipico: un percorso universitario travagliato, una “carriera” a supporto di una band. Avete poi sentito di come abbia preso in mano l’iter degli studi dando 19 esami in un anno quando si era messo in testa di finire. Spesso mi sento dire “eh ma io sono così”… e queste frasi sono figlie di uno che si guarda indietro e pensa che le cose che ha fatto siano le uniche che sia in grado di fare. E invece no, potete finire fuori corso e poi dare 19 esami in un anno, basta mettersi in testa di farlo, darsi un metodo, seguire un programma e credere in sé stessi!
• E poi avete sentito il valore che questa esperienza, apparentemente di cazzeggio, sia stata invece incredibilmente formativa per Tommaso, sia come contenuti, sia come network ed esperienze di vita e come lo abbiamo preparato per i passi successivi della sua carriera
• Abbiamo poi sentito di come si sia trovato, per caso, a conoscere Chiara Ferragni e abbia giocato un ruolo chiave nell’aiutarla a creare valore dal suo blog “the blond salad”. Questo ci insegna 2 cose: la prima riguarda Tommaso e la sua capacità, come abbiamo detto all’inizio, di cogliere le opportunità; la seconda riguarda Chiara che aveva una tenacia incredibile nel voler sovvertire il mondo della moda e la comunicazione ma è stata anche molto umile e accorta nel cercare qualcuno che le desse modo di estrarre valore, anche economico, dal suo lavoro sul blog
• Abbiamo anche sentito un tema ricorrente in questo podcast: l’importanza di aver fatto determinati ruoli per essere un buon manager di chi fa quel ruolo, avere la capacità di capire i suoi problemi, di relazionarsi con quella persona e di essere credibile e rispettato quando diamo direttive o obiettivi.
• Abbiamo sentito l’importanza di stabilire un brand e un’identità e quindi imparare a dire no a opportunità che non sono coerenti con quello che vogliamo rappresentare nel mondo e nel mercato. Questo riguarda tutti gli ambiti: quella cocacola che vi viene voglia di bere è coerente con lo stato di forma fisica che volete avere? le 2 ore che volete passare su tiktok sono coerenti con i vostri obiettivi di crescita personale e professionale? svegliarsi alle 8 del mattino vi aiuta in qualche modo ad essere più produttivi? fatevi queste domande e vedrete che svolta che potete dare alle vostre vite!
• e da ultimo abbiamo sentito di come Tommaso abbia avuto il coraggio e la maturità di raddrizzare una relazione che era incrinata per poter lavorare in Buzzoole. E l’ha fatto con empatia, mettendosi nei panni dell’altro, capendo le sua difficoltà e condividendo i razionali delle sua scelte e decisioni, arrivando a trovare un terreno comune che gli ha permesso di vivere un’esperienza molto formativa e di crescita che non avrebbe potuto vivere se non avesse avuto l’umiltà e la lucidità di fare un passo che non è mai facile, ma spesso paga molto di più dalla fatica che richiede.
• Siamo partiti da una massima molto razionale, semplice da capire ma non facile da applicare: anche se non sei tu il problema, puoi essere tu la soluzione. Se questa ve la scrivete sullo specchio e la leggete tutte le mattine… e la mettete in pratica, vi cambia la vita. E non lo dico alla “get rich quick scheme”… ma lo dico perché l’ho visto accadere talmente tante volte che ci credo senza alcun dubbio. Solo che non è facile, servono umiltà e capacità di ascolto che ahimè sono merce rara al giorno d’oggi!
• Avete anche sentito l’esperienza, e gli errori, che Tommaso ha fatto alla sua prima esperienza da manager. Abbiamo parlato di assunzioni, di prendersi cura delle persone, di gestione delle dinamiche sociali all’interno di un team, e tante cose che sembrano facili e diamo per scontate quando siamo “dipendenti”, ma davvero non lo sono e, peggio ancora, non è facile trovare chi ce le insegna bene! Questo podcast, così come il libro e tutto quello che condivido, ha proprio l’obiettivo di colmare questo gap e, in primis, chiarire quali sono i problemi e le situazioni che magari nemmeno vediamo, e poi dare anche strumenti concreti che aiutino a gestire quelle situazioni.
• e poi abbiamo sentito, in un flashback, l’esperienza di Tommaso con The Golden Hour e il senso di equilibrio che questa esperienza a supporto delle no profit dà alla vita di Tommaso (e, in parallelo, il senso che Office of Cards dà alla mia)
• interessantissima la riflessione che Tommaso fa sul suo incontro con Fabio Padoan. A sentire lui oggi, e Fabio nell’episodio che, se non avete ascoltato, trovate all’episodio 84, sembrano davvero persone pacate e fatte per lavorare insieme. è bellissimo sentire Tommaso che ci racconta invece di come quello che sentiamo noi oggi è frutto di confronto, di lavoro, di dialogo, di cambiamento… e questo ve lo dico perché TUTTI possono cambiare se lo fanno in modo deliberato e se hanno chiaro il perché farlo. è faticoso? CERTO che lo è, ma sono le cose faticose quelle che ci danno le soddisfazioni più grandi, vero? 🙂
• E siamo finiti a parlare della cosa dalla quale siamo partiti: la work-life integration ovvero come riuscire a bilanciare il lavoro, e parliamo del successo al lavoro, non del mero presentarsi in ufficio, con la famiglia, col tempo per noi stessi, con le nostre passioni, con tutte quelle cose che ci rendono non solo persone a 360 gradi, ma persone FELICI e SODDISFATTE, che irradiano serenità a chi sta loro intorno.