20.02.22

Riflettere per capire chi siamo (e cosa abbiamo da dare agli altri)

Paolo Pugni

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• Partiamo col botto commentando subito alcuni passaggi tratti dal suo approccio alla vendita che mettiamo in parallelo con la vita in azienda, un organismo in cui non c’è nulla che possiamo fare senza l’aiuto di altri e in cui è quindi fondamentale saper vendere le nostre idee e saperci relazionare con le persone di cui abbiamo bisogno, di fatto facendo loro vedere il valore che stiamo cercando di portare con il nostro lavoro
• parliamo poi dell’importanza di prenderci del tempo, Paolo l’ha fatto per tutta la sua vita, io cerco di farlo ogni settimana per le cose più “pratiche”, per cristallizzare le cose che abbiamo imparato. Senza l’approccio e il tempo giusto tante delle cose che impariamo ci scappano!
• attraverso alcuni flash sulla sua infanzia tocchiamo temi davvero profondi come
  • le decisioni prese per “ribellione”, che spesso segnano la nostra vita, sopratutto quando ci ribelliamo in una direzione non è necessariamente quella che vorremmo
  • l’aneddoto del torneo di scacchi e l’importanza di restare concentrati e sul pezzo fino alla fine di una competizione
  • l’effetto “alone”, l’importanza del brand e l’importanza di tecniche come il mirroring e l’uso delle domande per poter influenzare chi ci sta davanti e dare l’impressione di sapere di più di quello che sappiamo
  • Il rispetto del punto di vista e del lavoro degli altri attraverso l’aneddoto del professore universitario col quale Paolo era andato a “provare” un esame
• parliamo dell’importanza della formazione, che Paolo ha avuto modo di fare all’interno di un programma di “talenti” organizzato dalla sua azienda. Abbiamo potuto riflettere sul valore di questa formazione, sia per acquisire nuovi concetti, sia come opportunità per esporci a temi diversi rispetto a quelli che normalmente possiamo vedere se stiamo nel nostro ambito.
• come fare a trovare un fit in un ruolo per il quale non siamo qualificati su carta e da lì creare la credibilità che ci serve per puntare al ruolo che vogliamo veramente. Con Paolo abbiamo visto come sia importante fare riflessioni strategiche, avendo ben chiaro che se non abbiamo un pedigree di livello in un certo tipo di ruolo, dobbiamo puntare prima ad aziende in cui quel ruolo non è centrale e poi da lì acquisire le skills e le competenze per poter puntare ad aziende in cui quel ruolo è centrale.
• l’importanza dell’arte di arrangiarsi rispetto al nozionismo, anche per restare al passo con un mondo che evolve ad una velocità pazzesca tale per cui lo studio di un testo statico non è sufficiente
• sentite come Paolo ha costruito il suo profilo creando competenze che è riuscito a capitalizzare in ogni passaggio della sua carriera. Spesso molti di noi hanno un sacco di skills ma non si rendono conto di averle. Se non ci fermiamo a riflettere a quale storia potremmo raccontare se qualcuno ci chiedesse di farlo, perdiamo l’opportunità di valorizzarci sul mercato del lavoro. E questo punto va letto anche al contrario: se non ho una storia interessante da raccontare devo chiedermi cosa posso fare per aggiungere pezzi, angoli, punti di vista, che rendano la mia vita o le mie competenze qualcosa che possa interessare a qualcuno.
• le “prove” di Paolo con podcast, video e altre cose che ha fatto sempre grazie al network, gli stimoli che ha ricevuto dall’esterno, la curiosità di esplorare mezzi e tendenze, la forza di provare e la disciplina di fare quello che fa tutti i santi giorni da diversi anni. Trovate tutti i link a libri, podcast e video nelle show notes, mi raccomando: non perdeteli!
• l’importanza del confronto con gli altri. Il network non è solo opportunità di lavoro, ma anche di confronto, di challenge, di stimolo, di crescita. Cerchiamo di circondarci di persone che possano arricchirci e dalle quali possiamo imparare… e a nostra volta cerchiamo di arricchire e di DARE, di reimmettere nel sistema quello che il sistema ci dà
• quando facciamo cose creative, dobbiamo essere noi stessi, coerenti col nostro modo di essere e il nostro pensiero, e non per compiacere le masse.
• L’importanza di farci domande e andare a fondo delle cose che ci succedono, le cose che leggiamo, che sentiamo… dobbiamo sempre mettere quello che facciamo in relazione con quello che stiamo imparando e non farcelo scivolare addosso.