19.11.23

Dobbiamo prenderci il tempo per capire chi siamo e dove vogliamo andare

Nicolò Andreula

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• siamo partiti parlando di come il libro di Nicolò, e il lavoro di riflessione che ha fatto per scriverlo, lo ha aiutato a trovare sé stesso. In questo podcast abbiamo spesso parlato dell’importanza di scrivere per chiarirci i nostri pensieri e di aiutare certi concetti astratti a prendere una forma definita nel nostro cervello… e avete sentito, nel caso di Nicolò, anche a definire aspetti fondamentali della nostra vita.
• viaggiamo per scoprire chi siamo davvero. abbiamo riflettuto su questa quote che ci fa capire come l’esposizione alla diversità sia la chiave per definire un’identità che ci piace e ci rappresenta appieno
• abbiamo poi parlato dell’importanza di esporci a persone che fanno alcune delle cose che noi crediamo di voler fare e di come, solo dopo confronti di questo tipo, possiamo davvero essere certi che quello che crediamo di volere faccia esattamente al caso nostro. mi raccomando, non siate timidi e usate linkedin!
• Nicolò ha condiviso con noi il suo approccio per correggere la rotta man mano che capiva se le cose che stava facendo gli piacevano o no, se lo portavano nella direzione in cui voleva andare o no. Sembra banale ma lo fanno in pochissimi e spero che possiate anche voi fare qualche riflessione sulle vostre vite grazie allo stimolo di Nicolò
• abbiamo anche sentito un senso positivo di invidia, l’invidia generativa che ci stimola a riflettere su cosa dobbiamo fare per passare da dove siamo a dove vorremmo essere, emulando (in modo metodico, non copiando ma facendo nostro) il modello per il quale, appunto, proviamo invidia.
• come contraltare abbiamo anche parlando dell’invidia distruttiva, quella che ci fa invidiare gli outcomes di persone di successo senza però riflettere su cosa ci sia dietro, sui sacrifici e il lavoro che hanno portato certe persone ai livelli ai quali sono arrivate
• avete sentito come i fallimenti possano anche essere visti come riti di passaggio per trovare noi stessi e arrivare poi al successo e a trovare le cose che possono renderci davvero felici
• interessante anche il punto di Nicolò sul fatto che certe volte devi fare cose che non ti piacciono per avere accesso alle possibilità di fare le cose che vuoi fare. Spesso noi cerchiamo subito la cosa perfetta… ma, ragazzi, il gioco a cui dobbiamo giocare non è l’instant gratification ma il long game, quello che ci porta a giocare le partite importanti quando siamo pronti e, per essere pronti, dobbiamo passare per forza da esperienze formative che magari non sono ideali ma servono a preparaci al momento clou
• abbiamo chiuso con la lezione chiave dell’esperienza di Nicolò in McKinsey: l’ownership, il senso di responsabilità e del dovere di portare a termine i progetti che ha promesso.
• abbiamo parlato dell’importanza di trovare tempo e coraggio di guardarci dentro e definire in modo chiaro cosa sia il successo per noi, non per il gruppo di cui facciamo parte (Cosa che però spesso facciamo e cosa che, ahimè, spesso ci porta a un subottimo della felicità o, peggio ancora, all’infelicità)
• abbiamo parlato del senso che diamo noi alle cose che ci succedono e di come possiamo trovare la felicità anche in cose che molti ritengono essere seccature. Capite che dipende da voi, da quali sono le cose alle quali date peso e dal senso che date a ciò che vi accade (che, spesso, non dipende da voi).
• abbiamo parlato di Singapore e ho voluto farlo per lasciarvi uno stimolo su un posto lontano da noi ma, essendo uno degli stati più giovani e funzionali del mondo, penso sia un esempio da cui tutti abbiamo qualcosa da imparare
• interessante la riflessione di Nicolò sullo stato che fa politiche di lungo periodo per attrarre segmenti demografici che gli interessavano per il lungo periodo… pazzesco se pensiamo al nostro paese!!!
• e avete sentito come questo abbia poi fatto scattare la scintilla in Nicolò che ha deciso di provare a portare parti di quel modello nella sua Bari, dandogli l’obiettivo di renderla una città all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione digitale
• abbiamo parlato dell’importanza di investire sul network per aumentare le probabilità che possano arrivarci opportunità che altrimenti non avremmo mai potuto avere.
• Nicolò ha condiviso con noi anche come abbia saputo vedere il suo lutto come una forcing function per fare una riflessione su sé stesso, le sue priorità, cosa contava davvero per lui… riflessioni che lo instradano poi su quello che sarà un pivot incredibile per il prosieguo della sua carriera.
• avete sentito anche la riflessione di Nicolò su quanto più facile sia stato chiedere consigli invece che chiedere aiuto in modo esplicito. Chiedere consiglio è davvero uno strumento fondamentale sia per costruire relazioni solide sia per ottenere poi effettivamente l’aiuto di cui abbiamo bisogno.
• sulla stessa linea di ragionamento, abbiamo parlato dell’importanza del dare agli altri e di concentrarci sul valore che possiamo dare a loro.
• abbiamo poi parlato del grandissimo valore di prendersi pause, a volte lunghe quando siamo a valle di periodi di lavoro duro lunghi… oppure anche brevi, tutti i giorni, con tecniche ed approcci di meditazione, mindfulness, journaling… è fondamentale che riusciamo a creare delle abitudini che ci permettano di attivare la modalità 100% e ci permetta quindi di lavorare al massimo delle nostre possibilità
• abbiamo poi parlato del concetto di coopetition, il vedere i nostri competitors come persone con le quali possiamo lavorare invece che farci la guerra? capite come questo, quando ci sono le condizioni per farlo, ci porta a crescere più in fretta, a vivere bene, a imparare in continuazione… non ci sono lati negativi nel vedere la vita come un gioco a somma positiva!
• e abbiamo chiuso parlando di nuovo dell’importanza dell’introspezione per capire davvero chi siamo e cosa ci rende felici