22.05.22
Il dispiacere non porta a niente, la rabbia può essere convertita in energia positiva
Federico Sbandi

Costruire la carriera non in modo sequenziale partendo da dove siamo, ma partendo da dove vogliamo arrivare e andando poi a ritroso. un piano che ha fatto a soli 23 anni e che, per i primi 9 anni anni, è riuscito a seguire in modo perfetto! un piano che prevedeva la creazione di un network, l’acquisizione di competenze e capacità, l’esposizione ad ambienti e persone che lo avrebbero preparato a fare quello che voleva davvero a 33 anni.

La disciplina e la pazienza necessari per stare aderenti a un piano decennale.

L’analisi di sè stesso, la comprensione e il desiderio di non voler avere capi… ma l’accettazione che per poter fare l’imprenditore doveva prima imparare pregi e difetti di diversi tipi di impresa da diversi tipi di aziende. quante volte seguiamo l’istinto perché VOGLIAMO qualcosa… quante volte non ci fermiamo a capire il perché di un nostro desiderio e non ci fermiamo a ragionare se la cosa giusta sia seguirlo ora o prepararci per seguirlo al meglio in un momento futuro.

Il valore degli sport da combattimento per coltivare la capacità di stare calmi sotto pressione e di avere la pazienza di affrontare il problema con la mente lucida. L’ho detto nell’episodio e lo ripeto ora: chi sta calmo e lucido sotto pressione VINCE SEMPRE. Dovete trovare il modo per acquisire questa capacità perché fa davvero la differenza.
Federico ci racconta di come la pressione che viveva per la situazione della sua famiglia lo abbia messo di fronte a un bivio: o andare a fondo, compromettendo i suoi sogni per poter portare a casa la minestra, o reagire e restare coerente con le sue passioni con lo sguardo fisso sul lungo termine #playthelonggame

Il valore dello sport e dell’attività fisica per vivere una vita equilibrata: se hai problemi, pensieri, preoccupazioni… vai a fare fatica! qualsiasi tipo di fatica va bene, ma devi staccare il cervello e fare qualcosa che prosciuga le tue energie e non solo noi stessi, anche coi nostri amici! aiutiamoli ad aiutarsi, facciamo cose CON loro e non PER loro!
La raccolta di informazioni, e l’organizzazione di quelle informazioni in modo chiaro, è il segreto per prendere le decisioni migliori. Federico ce ne ha parlato nell’ambito della scelta di quali lavori avrebbe dovuto fare per imparare quello che gli serviva per acquisire le competenze che sapeva di dover acquisire. Principio che si applica a TUTTE le decisioni importanti.
l’importanza di usare il “perché no” come approccio per essere certi che le motivazioni che stanno dietro all’esclusione di un’opzione siano solide e basate su first principles e non su preconcetti e bias che abbiamo, spesso inconsciamente! Usiamo anche i nostri amici per assicurarci di non trascurare cose che magari non vediamo!

L’importanza di scegliere le sorgenti da cui attingiamo alle informazioni. devono essere TANTE, DIVERSE TRA LORO e dobbiamo leggerle con MENTE APERTA e FACENDOCI DOMANDE.
Preparare il playbook da seguire in caso di problemi, avere SEMPRE un piano nel caso in cui le cose vadano storte.
Il suo self-commitment per andare a San Francisco, sigillato dalla scritta San Francisco divisa in 365 quadratini che colorava uno al giorno. azione catartica, che gli permette di tracciare il progresso rispetto al piano e scandire il suo avanzamento verso l’obiettivo… davvero un grandissimo check point!

Abbiamo parlato di ascolto attivo come strumento per aprire la persona di fronte a noi e non farla mettere sulla difensiva rispetto a una possibile differenza di opinioni.
Abbiamo anche parlato di soluzioni di breve vs soluzioni di lungo periodo, sprint vs maratone. le seconde non iniziate nemmeno a farle se non avete un piano, ma sono quelle che vi portano lontano
l’importanza di fare ferie tra un lavoro e l’altro. Il momento di discontinuità è fondamentale per celebrare e tracciare una linea di separazione, fisica e mentale, tra due cose per loro natura molto diverse tra loro. Federico ci racconta del suo approccio su questo tema: 4 giorni a caso in una città europea staccato da tutto e tutti e riflessioni libere su un pezzo di carta. Ne abbiamo parlato l’altra volta e lo ripeto ora: per le decisioni importanti SCRIVERE ha un potere enorme di pulizia mentale, ordinare le idee, chiarire tutte le opzioni… FATELO. Prendetevi uno strumento adatto e scrivete a ruota libera… e poi rileggete e mettete in ordine, vedrete quanto più facile sarà prendere decisioni apparentemente complicate.

Il valore della diversità e di esporre le nostre idee ad una platea più ampia e diversificata possibile. Federico ci ha parlato della sua esperienza in startup con decine di culture diverse e di quanto più complete e raffinate fossero idee che includevano il punto di vista di tutti.

Federico ci ha poi raccontato di come abbia anteposto la coerenza col piano e quindi agli obiettivi di lungo termine rispetto al benessere nel breve termine e all’inerzia di stare nella nostra comfort zone.
Sorprendente anche il commento di Federico su cosa gli abbia dato l’esperienza in Google… conoscenze tecniche? no. di processo? nemmeno. di industry? nope… un master in HR. ha imparato cose che gli serviranno nella sua carriera di imprenditore. Ma il punto che a me ha sorpreso è che per portare a casa una cosa del genere bisogna vivere un’esperienza a 360 gradi, osservando tutto, facendosi domande, guardando in maniera critica tutto, anche la marca del caffé che viene usata alle macchinette.
Ci ha parlato anche del suo approccio metodico alla scelta di Dublino: la gita perlustrativa, la raccolta di informazioni, l’uso del network che aveva per non partire senza appigli… e di come ha approcciato il processo di recruiting in Google.

Approccio metodico per essere certi di essere valutati per quello che siamo da una azienda, ovvero come bypassare l’algoritmo che filtra i CV ed essere valutati da un recruiter
Federico ha fatto anche un’altra clamorosa riflessione da longgamer: che impatto avrà il lavoro che sto facendo oggi sulle mie relazioni e sul lungo periodo? e questo lo ha portato a fare la scelta controintuitiva di lasciare Google dopo pochissimo tempo per preservare la coerenza col piano e con l’obiettivo di lungo termine.

Federico ha anche condiviso un eccellente modo, rispettoso ma allo stesso tempo schietto e franco, per dare le dimissioni o, in generale, chiudere una relazione di qualsiasi tipo
ho poi dato qualche consiglio ai manager su come gestire l’eventuale disagio di un collaboratore… e la soluzione è: PREVENZIONE. E per farlo, dobbiamo creare le condizioni per permettere alle persone di essere sereni nel condividere i loro stati d’animo.

Poi Federico ci ha condiviso uno scenario inaspettato: la creazione di un “prodotto” basato su competenze che ha dovuto acquisire per superare i colloqui in google. Bene… ascoltatemi bene perché questo cambia la vita: avete una passione? c’è una cosa che sapete fare meglio degli altri e di cui parlereste per ore? prendete l’oggetto che avete sul tavolo in questo momento, o in tasca, o in mano, aprite la fotocamera, premete REC e iniziate a parlare di questa cosa. nessuna scusa, LO FATE ORA E NON DATE TEMPO ALL’INSURGENT di avere un’opinione. Avete sentito Federico, nata per caso, fatta senza pretese… boom, lavoro creato!

Abbiamo parlato dell’importanza delle scommesse asimmetriche e di come assicurarsi sempre, come primo punto, di minimizzare le perdite.
e infine abbiamo parlato di come iniziare a fare uno sport di combattimento. Credo che Federico ci abbia dato un’ottima panoramica sui diversi sport e arti marziali. Io penso che, covid permettendo, mi cercherò una palestra dove fare jiu jitsu… e voi?

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